#OpGreenRights Xylella il batterio killer
Anonymous Italia è attivo e con buoni propositi. C'è bisogno di cambiare le cose con intelligenza, coscienza. C'è bisogno di gridare ciò che non funziona. C'è bisogno di sistemare quello che è sbagliato.
Nella giornata del 6 Gennaio il collettivo Anonymous Italia ha pubblicato un nuovo post sul blog ufficiale prendendo di mira siti istituzionali della regione Puglia e lanciando la campagna #OpGreenRights Xylella il batterio killer. La Xylella ha portato alla quasi completa devastazione del comparto dell’olio risorsa vitale della Puglia.
I dump interessano diverse realtà quali: Mininstero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Barletta news 24 , SogeSpa, CVPC Lecce. Provincia Foggia , FSC Lecce
Dal Blog Di Anonymous Italia
Buon Anno da parte di Anonymous Italia.
Vogliamo iniziare questo nuovo anno proponendo il commento sul nostro blog di un utente:
In vista delle prossime rivelazioni di domani ed in considerazione della vostra attenzione verso l’ambiente vi chiedo se fosse possibile cercare di capire (o meglio scoprire) come e perché nella mia amata terra, il Salento, stiamo assistendo da 10 anni allo scempio della XYLELLA, il batterio che ha cambiato per sempre la nostra terra, cultura, paesaggio ed economia.Tutti noi Salentino abbiamo un appezzamento agricolo con diversi ulivi che ormai sono ridotti a scheletri grigi.Ci hanno parlato di complotti, depistaggi, politici marci, mafiosi o madre natura… Ma la verità qual è? Chiedo a voi, gli unici al di sopra di tutte le parti e sempre al fianco degli onesti di poter strizzare un occhio nella regione Puglia aiutandoci a capire perché dei nostri nonni e avi ora non rimane più nulla. Grazie Anonymous, siete il motivo per cui credere ancora nelle persone.
Ma andiamo un po’ più a fondo della situazione spiegando un po’ cosa è la cosidetta XYLELLA.
La xylella è un batterio che distrugge gli alberi. Una decina di anni fa è arrivato nel Salento e gli è piaciuto davvero tanto.
Caldo, secco, tanto sole, un insetto locale (la sputacchia) che lo porta in giro infettando centinaia di km quadrati di uliveti.
L’unico
pesticida che funzionava era illegale per pericolo di inquinamento.
Aggiungi un paio di inverni tiepidi ed è stata subito un’invasione.
La soluzione è tagliare TUTTI gli alberi a cento metri da uno infettato, come da regolamenti EU.
Il
complesso del disseccamento rapido dell’olivo, abbreviato in CoDiRO
(Olive Quick Decline Syndrome, o OQDS, è una patologia che colpisce le
piante di ulivo, la patologia è causata da un particolare ceppo
batterico identificato come Xylella fastidiosa).
Cause della diffusione del CoDiRO la concomitanza di vari fattori:
- introduzione della specie batterica sul territorio salentino
- presenza di un efficace vettore del batterio, la sputacchina media (Philaenus spumarius)
- condizioni bioclimatiche anomale, negli anni 2000, favorevoli alla diffusione del batterio
- messa al bando dei presidi fitosanitari a base di esteri fosforici (organofosfati), che sono efficaci nel controllarne lo sviluppo
- abbandono di cure e pratiche colturali, con conseguente riduzione degli impianti a uno stato di quasi-abbandono
Il
CoDiRO è oggetto di un intenso programma di ricerca condotto da enti
scientifici pugliesi (Università degli studi di Bari, Consiglio
nazionale delle ricerche, CRA-Consiglio per la ricerca e la
sperimentazione in agricoltura di Locorotondo), in collaborazione con
istituzioni accademiche statunitensi (Università della California a
Berkeley) e con centri di ricerca internazionali (Istituto Agronomico
Mediterraneo).
Il
5 febbraio 2015, il lavoro di ricerca ha ricevuto una battuta di
arresto a seguito dell’iniziativa investigativa della Procura di Lecce
che ha ordinato il sequestro di una dozzina di computer a disposizione
dei ricercatori dell’università e del CNR, prelevati dai laboratori o
accecati con rimozione degli hard-disk.
Nel
dicembre 2015, nuove azioni della magistratura inquirente si sono
rivolte verso la comunità dei ricercatori che si sono occupati del
CoDiRO, sequestrando al tempo stesso le piante delle quali era prevista
l’eradicazione per contenere l’epidemia. In pratica, individuato un
olivo infetto, occorre abbattere non solo lui, ma tutti quelli
circostanti in un raggio di cento metri per impedire che un insetto in
particolare, la Aphrophora alni, più nota come Sputacchina, trasporti il
batterio di albero in albero.
Nel mese
di febbraio 2015, l’allora capo della Protezione civile, il prefetto
Franco Gabrielli, nomina il responsabile regionale del Corpo forestale,
Giuseppe Silletti, commissario ad acta affinché, in collaborazione con
l’Istituto per le attività irrigue e forestali della Regione Puglia,
proceda agli abbattimenti e porti così a compimento gli adempimenti
voluti dall’Europa.
È a questo punto che nasce il conflitto.
Su
pressione di gruppi di agricoltori locali e di gruppi di ambientalisti,
interviene la magistratura. Nella fattispecie, la Procura della
Repubblica di Lecce che da un lato dispone il blocco del taglio degli
olivi perché, sostiene, non c’è una prova scientificamente fondata che
la Xylella sia la causa del Complesso di disseccamento rapido degli
olivi e, dall’altro, accusa alcuni ricercatori dell’Istituto per la
protezione sostenibile delle piante del CNR di Bari di aver
deliberatamente infettato le piante del Salento.
Negli
atti resi pubblici dalla Procura di Lecce, non si sostiene solo che non
c’è un nesso di causalità tra batterio e malattia, ma anche che la
Xylella fastidiosa non è affatto una specie aliena, ma è presente da
tempo immemore in Puglia e ce ne sono almeno nove ceppi diversi.
Dunque, secondo la Procura, la Xylella fastidiosa non costituisce affatto un pericolo per gli olivi della Puglia.
Quanto
all’accusa ai ricercatori del CNR, molti la considerano
contraddittoria: se la Procura è convinta che Xylella fastidiosa sia un
batterio innocuo ed endemico e che gli scienziati dell’Istituto per la
protezione sostenibile delle piante del CNC ne fossero ben consapevoli,
perché avrebbero dovuto comportarsi come untori?
E
la domanda dunque è: chi deve decidere su come contrastare una minaccia
epidemica, l’autorità politica sentita la comunità scientifica
internazionale o la magistratura?
La
mancata risposta a questa domanda fa sì che il giusto e normale dialogo
tra comunità scientifica e magistratura spesso degeneri in un conflitto
che da un lato getta discredito sul paese e dall’altro fa aumentare i
rischi ambientali e sanitari.
L’Italia
viene sottoposta a sua volta a un procedimento di inchiesta dell’Europa
e si espone a severe sanzioni per non aver rispettato l’ordine delle
autorità fitosanitarie dell’Unione.
Quindi, di chi è la colpa di questa situazione?
Andando senza un particolare ordine:
Dio: per forza
Gli ambientalisti: per essersi preoccupati degli alberi esistenti, senza considerare gli effetti dell’infezione sul territorio
Gli
agricoltori: per non avere accettato una soluzione drastica
(l’abbattimento) ma sopravvivibile nel tempo, invece di aspettare e
abbandonare campi ormai inutili
La Procura di Lecce: per considerare la “legge e codici” al di sopra di scienza e ragione
I
(tanti) politici locali: che hanno pianto, urlato, e cambiato opinione
ad ogni cenno dai grandi coltivatori Pugliesi orrificati dlla perdita
dei profitti
Il Governo Italiano: per la mancanza di azione, qualsiasi.
Noi siamo Anonymous.
Noi siamo legione.
Noi non perdoniamo.
Noi non dimentichiamo.
Aspettateci!
Mininstero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
catalogoviti.politicheagricole.it
DUMPHacked
Barletta news 24
www.barlettanews24.it
DUMPHacked and Defaced

Società di Gestione Entrate e Tributi
www.sogetspa.it
Concessionaria del Servizio Nazionale della
Riscossione, per supportare gli Enti pubblici e privati nelle attività
connesse e complementari alla gestione delle proprie entrate.DUMP
Hacked and Defaced

CVPC Lecce
www.cvpc.lecce.it
Coordinamento delle associazioni di volontariato e dei gruppi comunali di protezione civile della provincia di Lecce
DUMPHacked and Defaced

Provincia Foggia
www.pianificazionestrategica.provincia.foggia.it
Hacked and Defaced
FSC Lecce
www.fsclecce.it
Formazione e sicurezza nelle costruzioni
Table: amministratori [5 entries] username/password (non cifrata)Table: docenti [25 entries] id/email/cod_fiscale/username/password (non cifrata)
DUMP1
Table: iscritti [5830 entries] id/mail/Cognome/Nome/pwd/data_nascita,cod_fisc << MOLTI DUPLICATI
DUMP2
Hacked and Defaced

Commenti
Posta un commento